Storia della pizza
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La storia della pizza è lunga, complessa e affascinante.
Le prime attestazioni scritte del termine risalgono al latino volgare di Gaeta nel 997, come compenso per un contratto di affitto di un mulino situato nel territorio dell’attuale Comune di Castelforte.
In seguito, la parola “pizza” compare in contratti di locazione con data sul retro del 31 gennaio 1201 a Sulmona e in altre città italiane come Roma, L’Aquila, Pesaro, Penne e così via.
Tuttavia, l’accezione non era quella attuale: ancora tra il Seicento e l’Ottocento, nei ricettari napoletani, la parola “pizza” indicava preparazioni rustiche e dolci da cuochi piuttosto che da pizzaioli.
Prima del XVII secolo, la pizza era coperta con condimento bianco.
Fu più tardi arricchita con olio d’oliva, formaggio, pomodori o pesce.
Nel 1843, Alexandre Dumas descrisse la diversità dei condimenti della pizza.
La comparsa della pizza marinara (diversa da quella attuale) risale al 1734.
Una narrazione universalmente diffusa racconta che nel giugno 1889, per onorare la Regina d’Italia Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito abbia preparato la “Pizza Margherita”, condita con pomodori, mozzarella e basilico, per rappresentare i colori della bandiera italiana.
Questo evento ha contribuito a rendere la pizza uno dei piatti più amati e riconosciuti a livello internazionale.
In breve, la pizza ha radici antiche e si è evoluta nel corso dei secoli, diventando un’icona della cucina italiana e un piatto apprezzato in tutto il mondo. 🍕
Fonte: wikipedia.org, bing.com, sapere.it, altre.